Anteprima della Barbera 2012
Giovedì scorso ci siamo trovati tra colleghi, enologi e consumatori per la 12ª edizione dell’Anteprima della Barbera organizzata da Coldiretti Asti.
21 campioni di Barbera (partite di almeno 50hl) della vendemmia 2012 appena ultimata provenienti dai seguenti comuni: Asti, Canelli, Castagnole Lanze, Nizza, Bubbio, Castel Boglione, Costigliole d’Asti, Montegrosso, San Damiano, Vesime, Settime, Castelnuovo Don Bosco, Montabone, Moncalvo, Calosso, Castagnole Monferrato e Vaglio Serra.
Un viaggio completo dell’intera area di produzione della Barbera d’Asti correlato da dati analitici precisi di ogni singolo campione, che, incrociati con la degustazione alla cieca, ci dovevano dare punti di riflessione e comunicare le caratteristiche salienti della vendemmia 2012.
Abbiamo avuto l’onore di essere condotti per mano nella degustazione dal Prof. Vincenzo Gerbi docente della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, grande conoscitore della barbera e dei suoi terroir.
La Barbera sta attraendo intorno a se sempre maggiore interesse tanto da avere di fronte a me Annalisa Bocchino, dell’omonima azienda, esperta produttrice di Moscato d’Asti in quel di Canelli.
Campione dopo campione i colori, i profumi, i vari gusti della vendemmia 2012, lentamente traslavano dal bicchiere agli appunti incrociando i dati analitici per poi tornare in testa ed elaborare un quadro completo.
Quali sono stati i risultati di questa degustazione?
In primis che la 2012 è stata una grande vendemmia per la barbera.
Ha prodotto vini di grande struttura con alta gradazione alcolica ma con acidità e freschezza notevoli.
Molti campioni pur superando i 15º alcolici avevano ancora acidità del 7.5/8.00 per mille, quindi con spiccata freschezza, decisa tipicità e grande potenziale di affinamento
Come dati tecnici si è notata una più alta dotazione di acido succinico ed acido piruvico del normale.
Il primo è un prodotto della fermentazione alcolica quindi la sua concentrazione è direttamente proporzionale all’alcol prodotto: come dire più legna da segare, più segatura.
Questo acido è importante nel conferire alla Barbera sapidità e mineralitá.
Contenuti più alti di acido piruvico ci indicano difficoltà dei lieviti ad ultimare le fermentazioni alcoliche perché, in condizioni normali in ambiente anaerobico, i lieviti degradano quest’acido in alcol etilico ed anidride carbonica.
L’ultima, e non meno importante considerazione, è stata fatta sugli ottimi valori di alcol delle Barbera 2012 e sul fatto che questo inficiasse o meno la loro bevibilità.
Tutti concordi sul dire che il famoso “click” per la Barbera scatti intorno ai 14º per avere maggiore appeal e maturità.
La vendemmia 2012 sarà ricordata per Barbera di grande caratura, freschezza, sapidità ed aderenza territoriale da manuale.