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#wmgTorino2013

5 agosto 2013

Dai su alzi la mano chi sa cosa sono i World Master Game che si stanno svolgendo a Torino in questi giorni.

Io l’ho scoperto tramite un contatto di Facebook e dopo grazie ad un servizio a mezzanotte su Raisport1.

Non sto a sindacare sul cosa siano in effetti o sul come e dove siano organizzati (scrivono in maniera pessima sui social).

Io ho letto la cosa con un solo nome: opportunità.

Opportunità che però non è stata percepita da nessuno a livello regionale o locale.

Opportunità avere 40000 e lo scrivo anche così 40mila (avete capito bene?), quarantamila atleti master da tutto il mondo per i giochi.

40mila persone di livello medio alto (questi i dati spulciati) che stanno a Torino e dintorni per almeno una settimana senza avere offerte o possibilità per visitare le nostre zone e gustare i nostri vini.

P A Z Z E S C O.

Tramite Facebook la mia amica Piret Hallyk (galleria d’arte che vende i miei vini insieme ad altre 4 cantine) mi informa che sarà a Torino con un gruppo Estone di ca 50 persone di diversi team.

Mi scrive: non preoccuparti Gianluca ci organizziamo e veniamo a trovare te e Michela Marenco a Strevi.

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Dopo qualche giorno mi scrive disperata nel non aver trovato collegamenti ferroviari o pullman di linea Torino-Nizza e neppure tour in Monferrato istruiti dall’organizzazione dei Giochi.

Questa è la dura realtà Piret, risposi io, pur essendo candidati UNESCO siamo totalmente isolati da qualunque logistica di trasporti regionali e dimenticati ad ogni livello, ed in più buttiamo nel cesso opportunità come questa.

Quindi ho dovuto organizzare un pullman per fargli fare tutto il tour, senza nessun aiuto da parte delle infrastrutture regionali.
Per fortuna che amici produttori come Michela sono sempre disponibili a qualunque ora.

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Ovviamente sono rimasti entusiasti, colpiti dallo spettacolo dei nostri vigneti, delle nostre colline e in un pomeriggio hanno potuto scoprire i segreti dei nostri vini.

Ma ci vuole tanto ad organizzare questo per persone di ottimo livello culturale ed economico (alcune federazioni non risarciscono nulla quindi vengono in Italia di tasca loro per passione e curiosità) che altrimenti resterebbero giorni nella pur bella Torino?

Sembra proprio che questo passaggio culturale sia impossibile da fare, Dio ci ha regalato lo spettacolo di una natura che, con l’aiuto dell’uomo, è diventata un terroir bellissimo. Ma ce lo teniamo solo per noi in ottimo stile arcaico Sabaudo.

Beviamoci una bella Barbera sennò sembra che io sia sempre solo polemico.

“Maverick: va tutto bene Cougar, stammi vicino, ti farò scendere io, stammi vicino”

5 commenti leave one →
  1. 6 agosto 2013 10:06 am

    Osservazioni del tutto condivisibili, Presidente.
    Anche se, per onore di cronaca, vorrei aggiungere squalche informazione secondo me importante:

    – che i WMG fossero una bella cosa non c’è dubbio, qualche dubbio su chi dall’Italia li organizzava invece c’era e magari questo a frenato gli entusiami di qualcuno nei mesi scorsi (http://www.torinofree.it/201306241346/cronaca/tegola-sui-world-masters-games-in-manette-rossella-bussetti-della-jumbo-grandi-eventi.html).

    – qui il supporto delle istituzioni locali c’è stato, in maniera significativa. Meno che quello garantito nell’ultima edizione dal governo australiano (con i disastrati bilanci degli enti locali di questi anni…) ma c’è stato. I 2/3 dei costi della manifestazione sono coperti da contributi di Regione Piemonte, Comune di Torino, Camera di commercio di Torino (leggo sul sito della Regione – e non ho tempo di controllare per bene sugli atti – che sono stati erogati “2,4 milioni di contributi pubblici per l’organizzazione, a cui si aggiunge il milione di euro versato dalla Regione come fee per acquisire l’evento, per un totale di 3,4 milioni di euro contro i 9 milioni della precedente edizione di Sydney”). Visti i tempi che corrono mi stupisco che non ci sia la coda di chi dice che questi fondi sarebbero stati spesi con un ritorno maggiore per l’economia se investiti da altre parti.

    – a quanto pare la ricaduta turistica c’è (http://www.lastampa.it/2013/08/06/cronaca/speciali/world-master-games-2013/il-peso-dei-giochi-sul-turismo-meglio-di-ogni-altro-evento-yj1jQyPkThdzXleht69GAM/pagina.html) ma è concentrata sulla città e sulle cittadine del Piemonte sede di gara. Pochi altri ci hanno creduto, forse, ma soprattutto pochi si sono mossi in tempo. Buon per i turisti che ci siano operatori privati in grado di darsi da fare e garantire un’offerta più ampia… e un’ottima degustazione di vini monferrini!!

  2. 6 agosto 2013 12:51 PM

    Che vuoi, sto diventando un “fanatico” del fact checking (da quando mi han tagliato il budget del lavoro) 🙂

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