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Villalta 2016.

4 febbraio 2019

Villalta 2016 is a “complicated” Barbera and I’m going to tell you why.
What does the label say?

Villalta, ok.

– Barbera d’Asti docg, ok.

– 2016, ok.

– batch: v230318, ok and this means that it was bottled on the 23rd of March 2018, after 17 months in steel tanks.

– 16.5% vol., ok in the sense that most people think that such a high alcohol content suggests an overripe, cooked or otherwise excessive wine and, above all, work carried out in the vineyard specifically in this direction. In actual fact, this is a Barbera with a “reserve” with 6.5 acidity and 3.40 pH, contrasting with the structure and offering a completely unexpected drinkability.
NOTHING is done in the vineyard to enhance concentration (in 2016 we didn’t thin the grapes and no downy mildew treatments were carried out) or alcohol content at all cost. The grapes were harvested when the polyphenolic maturity and acidity were at the right level to allow the production of a wine without any intervention in the cellar.

– SO2 < 5 mg/l, ok, no sulphites were used in the cellar.

If we look at the bottle and unscrew the cap, we’ll see that it has a tinfoil seal, which is the most hermetic available on the market.
This extreme closure is a guarantee for the wine which, having no free sulphites, would be far too sensitive to oxygen.
And closing a wine like this so tightly is going to extend its life for much longer than you would expect.
It’s been in the bottle for almost a year and only now is it beginning to reveal a little more about the vineyard and the Villalta cru, the nose and palate having previously been slightly “disconnected”.
It’ll be perfect in 5 – 10 years. (I can just see the faces of all those who’ll say “eh, with no added sulphites, you’ll have to drink it right now”).

Villalta 2016 è una Barbera “complicata” ed ora vi spiego perché.
Cosa leggete in etichetta?

– Villalta, ok.

– Barbera d’Asti docg, ok.

– 2016, ok.

– lotto: v230318, ok e vuol dire che è stato imbottigliato il 23 Marzo 2018 dopo 17 mesi in vasca di acciaio.

– 16.5% vol., ok nel senso che, ai più, una gradazione alcolica cosi alta, suggerirebbe un vino surmaturo, cotto o altro e soprattutto una ricerca in vigna in questa direzione. Invece questa è una Barbera che ha come “riserva” un 6.5 di acidità con 3.40 di pH. che vanno a contrastare la struttura donando una insperata bevibilità.
In vigna NON si è cercata la concentrazione (nel 2016 non si è diradato e non abbiamo fatto alcun intervento antiperonosporico) o l’alcolicità a tutti i costi ma si è vendemmiato quando la maturazione polifenolica e quella acida avrebbero permesso la realizzazione di un vino senza alcun intervento in cantina.

– SO2 3mg/l, ok non si sono usati solfiti in cantina.

Se osserviamo la bottiglia e la svitiamo, noteremo un tappo a vite con una guarnizione argentea (tinfoil) che è in assoluto la più ermetica in commercio.
La chiusura così estrema è una garanzia per un vino che, non avendo solfiti liberi, sarebbe troppo sensibile all’ossigeno.
Dall’altra parte chiudere così tanto un vino del genere ne allunga a dismisura il periodo di ottima fruibilità.
Siamo infatti quasi ad un anno di bottiglia e solo ora inizia a raccontare qualcosa in più della vigna e del cru Villalta mentre in precedenza era ancora un po’ scollegato tra il naso e la bocca.
Sarà perfetto tra 5-10 anni. (mi vedo già le facce dei tanti che diranno “e ma senza solfiti aggiunti, è da bere subito”).

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