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Filtrazione mosto Brachetto

4 marzo 2016

Ogni tanto il mosto di #Brachetto, che si detiene a 0°C ed a circa 0° gradi di alcool, va filtrato per non far partire la fermentazione e per preservare le note aromatiche e fresche.

É una filtrazione meccanica che usa farina fossile per formare un pannello così fine che riesca a trattenere colloidi e lieviti.

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Emblematica la domanda di uno dei ragazzi del Master in Cultura del Vino italiano di 2gg fa: “ma il Brachetto quanto lo si filtra?”

Emblematica perché mi sembrava condizionato dall’aver letto tante idiozie sulla tecnica di cantina e sulla filtrazione sparse per il web.
In questo caso senza innovazione e tecnologia sarebbe impossibile produrre un Niades cosi fragrante, fresco, aromatico e fruibile.

Nel caso del Brachetto infatti non vige la regola del “come una volta” o “secondo tradizione” perché un tempo nemmeno si produceva e nei pochi casi era imbevibile: secco, senza aroma ed amaro.

Quindi non lasciatevi imbonire dai nuovi evangelizzatori, a parole, dei vini fatti come una volta ma valutate caso per caso secondo cultura e coscienza.

Innovazione per preservare e portare nel bicchiere ciò che la natura ci ha donato

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