Soldati.
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
Bello sposare la poesia con i colori che stanno dipingendo le nostre colline, e bello sposare questa poesia di Ungaretti che paragona le foglie, fragili al freddo, a soldati al fronte altrettanto fragili ed indifesi.
In effetti le foglie sono state fedeli soldati al servizio della pianta per circa 140 lunghi giorni.
In maniera più romantica associo questo momento alla poesia di Albert Camus: “Autumn is a second spring when every leaf is a flower”
Ma perché cadono le foglie diventando prima arrossate od ingiallite e poi secche e caduche?
Ai primi freddi ed al diminuire delle ore di luce giornaliere, la pianta inizia a produrre un enzima chiamato Acido Abscissico che provoca la trasformazione di alcuni tessuti cellulari in sughero.
La concentrazione maggiore riguarda il picciolo della foglia: prima si stacca la lamina fogliare, poi il picciolo dal tralcio.
Questo brevissimo periodo disegna la vite come un essere umano digitiforme nelle sembianze e colorato nei pampini man mano che i vasi linfatici vanno ad ostruirsi.
In questi giorni è facile riconoscere un vigneto in salute perchè ha tante foglie colorate e sane, da un altro con qualche problema di equilibrio vegetativo o di peronospora per essere completamente spoglio con foglie disseccate prematuramente.
La vigna parla per chi sa “ascoltarla”.